Un regalo inaspettato cambia radicalmente l’opinione della suocera sulla nuora e il suo amore per il computer

Tempo fa, la suocera non faceva che rimproverare la nuora per il tempo passato davanti al computer, ma la sua opinione cambiò in un istante—basta un solo regalo a volte…

—Ma che moglie ti sei trovato? Non cucina, non pulisce, sta tutto il giorno davanti a quello schermo, come un fantasma! Parla con uomini su internet, e poi dice parole strane: bug, Python, copia e incolla… — brontolava Valentina Rossi, lamentandosi per tutta la casa.

—Mamma, per favore, non ricominciare — rispondeva pacato suo figlio Marco. —Giulia è una programmatrice. Quelli che chiama «uomini» sono i suoi clienti. Scrive codici per loro, guadagna bene. E, tra l’altro, guadagna più di me.

—Anche se guadagnasse milioni — replicava la suocera. —Una donna dovrebbe essere una donna, non un ragno davanti a quel computer. Spero almeno che per il mio compleanno si stacchi dalla tastiera per un’ora?

Valentina aveva deciso di festeggiare con semplicità ma con eleganza—in una piccola trattoria con le amiche più care e la famiglia. Tutti ridevano, brindavano, e uno dopo l’altro consegnavano i regali, alcuni banali, altri meno. Una scatola di cioccolatini, una coperta, una pentola—il solito.

Quando arrivò il turno di Marco e Giulia, la sala si fece silenziosa.

—Mamma — iniziò Marco con un sorriso dolce — io e Giulia ti auguriamo buon compleanno e ti desideriamo soprattutto salute, serenità e una lunga vita. E perché non siano solo parole, abbiamo pensato a un regalo speciale…

Tirò fuori una busta avvolta in un nastro e la consegnò alla madre. Valentina la aprì, guardò dentro—e per un attimo rimase senza parole, incredula.

—È… un soggiorno termale? — sussurrò.

—Sì — annuì Giulia — un mese intero. E non da sola, naturalmente, ma con papà. Abbiamo già organizzato tutto: la camera, le cure, perfino il trasporto.

—Mio Dio, ma quanto sarà costato?! — esclamò Valentina, alzando le mani. —È… incredibile!

—L’ha pagato tutto Giulia — rispose tranquillo Marco. —Il suo lavoro nell’informatica permette queste cose. Ha detto che la salute non è qualcosa su cui risparmiare.

Per la prima volta dopo tanto tempo, la suocera guardò la nuora con attenzione—senza pregiudizi, senza irritazione. E vide, finalmente, non una fredda «smanettatrice», ma una giovane donna con un cuore gentile e un lavoro dignitoso.

—Cara… — iniziò Valentina, con la voce che le tremava — non immaginavo che fossi così in gamba. Guadagni bene, e hai pensato anche a me… Perdonami, Giulia. Ero solo ignorante…

—Tutto a posto — rispose dolcemente Giulia. —Capisco, è un lavoro insolito. Ma io amo davvero Marco, amo voi e voglio che siate felici.

E in quel momento, la suocera cambiò davanti agli occhi di tutti. Le labbra le tremavano in un sorriso, gli occhi le brillavano, strinse Giulia tra le braccia ed esclamò, senza trattenere l’emozione:

—Ecco una nuora degna di questo nome! Lo dirò a tutti! Non solo intelligente, non solo una professionista, ma anche con un cuore d’oro. Ora non mi passa neanche per la testa di dire una parola contro. E voi due non preoccupatevi per i pasti—io e tuo padre vi porteremo lasagne, polpette, torte, tutto quello che volete!

Da quel giorno, la casa tornò alla pace. Valentina non si lamentò mai più del computer di Giulia, anzi, ogni occasione era buona per vantarsi con le vicine: —La mia Giulia è una programmatrice, una vera donna del futuro!

Tutto ciò che serviva era un po’ di comprensione… e un regalo davvero dal cuore.

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