La suocera non smetteva mai di rimproverare la nuora per “passare troppo tempo” al computer, ma la sua opinione cambiò in un attimo… quando ricevette un certo regalo.
— Ma che razza di moglie ti sei trovato? Non cucina, non pulisce, sta tutto il giorno davanti a quello schermo come un zombie! Parla con uomini su internet e poi dice strane parole tipo “bug”, “Python”, “copia e incolla”… — brontolava Valentina Rossi, facendosi sentire in tutta la casa.
— Mamma, per favore, non ricominciare, — replicò suo figlio Luca con calma. — Sofia è una programmatrice. E queglileri non sono “uomini”, sono clienti. Lei scrive codice per loro e guadagna bene. E tra l’altro, guadagna più di me.
— Anche se guadagnasse milioni! — ribatté la suocera. — Una donna dovrebbe essere una donna, non un ragno digitale incollato alla sua tela. Spero almeno che per il mio compleanno si stacqui per un’ora da quella tastiera?
Per festeggiare, Valentina aveva organizzato una cena semplice ma elegante in un ristorantino intimo, con le amiche più care e i parenti. Tutti ridevano, brindavano e uno dopo l’altro le regalavano cose più o meno prevedibili: scatole di cioccolatini, una coperta, una pentola… il solito.
Quando arrivò il turno di Luca e Sofia, la stanza si zittì.
— Mamma, — iniziò Luca con un sorriso dolce, — io e Sofia ti auguriamo buon compleanno e soprattutto salute, serenità e tanti anni felici. E perché i nostri auguri non restino solo parole, abbiamo deciso di regalarti qualcosa di speciale…
Tirò fuori una busta avvolta in un nastro e la porse alla madre. Valentina la aprì, guardò dentro e rimase immobile per un minuto, incredula.
— Ma… è un soggiorno termale?! — sussurrò.
— Sì, — annuì Sofia, — per un mese intero. E non da sola, ovviamente, ma con papà. Abbiamo già organizzato tutto: camera, trattamenti e pure il trasferimento.
— Santo cielo, ma quanto avete speso?! — esclamò Valentina con le mani tra i capelli. — È… è incredibile!
— Tutto pagato da Sofia, — spiegò Luca tranquillo. — Il suo lavoro nell’IT le permette cose così. Ha detto che la salute non è qualcosa su cui risparmiare.
La suocera guardò la nuora per la prima volta senza pregiudizi, senza fastidio. E per la prima volta vide non una “secchiona” senz’anima, ma una giovane donna con un cuore grande e un lavoro rispettabile.
— Sai… — iniziò Valentina, con la voce rotta dall’emozione, — non immaginavo che fossi così speciale. Guadagni bene, e hai pensato a me… Perdonami, Sofia. È che non capivo…
— Non importa, — rispose Sofia dolcemente. — So che il mio lavoro può sembrare strano. Ma amo Luca, amo voi e voglio che stiate bene.
E in quel momento, la suocera cambiò completamente gli occhi le brillarono, le labbra si incurvarono in un sorriso, abbracciò Sofia forte e gridò:
— Questa sì che è una nuora! Lo dirò a tutti! Intelligente, professionista e con un cuore d’oro. Ora mangiati pure le mie parole. E poi, io e tuo suocero vi porteremo la cena: lasagne, polpette, tiramisù, tutto quello che volete!
Da quel giorno, la pace regnò in casa. Valentina non criticò più Sofia per il computer e anzi, ogni volta che poteva, la lodava con le vicine: “La mia Sofia è una programmatrice, una donna del futuro!”
Tutto quello che serviva era un po’ di comprensione… e un regalo sincero dal cuore.
